CODICE ETICO
L’Impresa Bertini ha adottato il Sistema 231, conforme al DLgs 231/01, per responsabilizzare le figure professionali nei rispettivi ruoli e regolamentare le procedure interne ed esterne, supportato dal proprio Codice Etico dal 2013. Dal 2014 è iscritta alla white list della Prefettura di Vercelli, a garanzia di affidabilità e rispetto delle normative antimafia.
L’impresa ha adottato il modello di organizzazione e gestione ex DLgs 231/01 sulla “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e delle società”. L’azienda, sensibile alle aspettative di tutti gli stakeholder, è consapevole dell’opportunità di un sistema di controllo interno per la prevenzione della commissione di Reati da parte dei propri amministratori, dipendenti rappresentanti e partner in affari. Il presente modello è, altresì, ispirato al proprio Codice Etico.
Il Codice etico della Bertini sancisce i principi a cui si debbono attenere tutti coloro che, all’interno della Società, rivestono funzioni di rappresentanza, amministrazione o direzione, tutti i dipendenti, i collaboratori e chiunque altro intrattenga con essa rapporti.
Il Modello, vigente già dall’ottobre 2013, si compone di un insieme di procedure racchiuse in modelli di attuazione che definiscono ambiti e limiti dell’azione personale dei dipendenti e delle responsabilità, collettive e personali, conseguenti. Norme e Procedure sono applicate anche ai fornitori e sub appaltatori che operano per l’impresa.
A completamento dell’articolata certificazione di qualità professionale e morale dell’impresa, vi è l’iscrizione, dal novembre 2014 alla white list della Prefettura di Vercelli, che ne attesta l’appartenenza all’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, operanti nei settori esposti maggiormente a rischio, come previsto dalla legge 6/11/2012, n. 190, s.m. e i.